domenica 29 maggio 2011

Sri Laka, L'ONU deve agire subito per i crimini di guerra dello Sri Lanka



Il report, pubblicato oggi 26 Aprile 2011, afferma che decine di migliaia di civili sono stati uccisi nel nord dello Sri Lanka da Gennaio a Marzo 2009 e continua affermando che il governo singalese ha bombardato intenzionalmente le stesse aree in cui lo stesso esecutivo invitava  i civili a rifugiarsi. Il report dà credibilità alle dichiarazioni che affermano che sia il governo sia le Liberation Tigers of Tamil Ealem (LTTE) hanno commesso serie violazioni di diritto internazionale umanitario e di diritti umani.
“Circa due anni dopo la fine del conflitto, questo report delle Nazioni Unite, smaschera le azioni commesse dal governo e i suoi sforzi nel evitare che sia fatta giustizia” Ha affermato San Zarif direttore di Amnesty International Asia-Pacifico.
“Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban-Kimoon deve assicurare che le Nazioni Unite istituiranno una Commissione di Inchiesta con lo scopo di raccogliere prove sulle dichiarazioni denunciano i crimini commessi da entrambe le parti, per determinare chi ha fatto del male a chi, per poi passare al gradino successivo che consiste nel assicurare chi è sospettato di questi crimini davanti alla giustizia in modo trasparente e tempestivo”
Il report aggiunge importanza anche alle altre testimonianze rese sin dalla fine del conflitto. Queste includono accuse riguardanti la sottostima del numero di vittime residenti all’interno delle zone del conflitto abbandonate in quelle zone e private degli aiuti umanitari incluso cibo e forniture mediche.
Le LTTE hanno reclutato bambini soldato, hanno detenuto civili come ostaggi usandoli come scudi umani sparando a tutti coloro che cercavano di scappare. “ I racconti dei testimoni oculari sopravvissuti al combattimento hanno descritto una atmosfera truce. Essi hanno vissuto nella paura più profonda, soffrendo le ferite e le perdite, privati del cibo e dell’acqua e delle cure mediche. Coloro che sono sfuggiti sono stati detenuti per due anni senza alcun processo. Come possiamo negargli che sia fatta giustizia oggi?”
“In una dichiarazione dell’agenzia di stampa governativa del 21 aprile 2011, si leggeva che il governo dello Sri Lanka chiedeva all’ONU di non pubblicare il report e di rigettare le sue scoperte”
Cina, Russia e altri stati sostenitori della campagna governativa contro le LTTE hanno bloccato le indagini dell’ONU sui presunti crimini commessi dal governo durante la guerra, condividendo la posizione del governo di Colombo nella creazione, nel Giugno 2010, di un Panel di Esperti che ha prodotto il report.
Gli stati sostenitori hanno guardato alla Lesson Leart Reconciliation Commission (LLRC) del Governo singalese come un possibile sostituto della Commissione di Inchiesta sui crimini di guerra.
Il report dell’ONU rinforza la posizione di Amnesty International che afferma che la LLRC non è imparziale e non ha dimostrato la volontà di investigare e perseguire i crimini dichiarati. “E’ tempo che il governo che ha oscurato la sorveglianza internazionale dei crimini si faccia da parte. Gli altri governi che sono rimasti nel silenzio devono ora farsi avanti e chiedere giustizia per le vittime del conflitto” ha affermato Sam Zarif.
Amnesty International fa appello anche alle autorità nazionali deli altri paesi perché attraverso l’esercizio della giurisdizione internazionale si riesca ad investigare sui crimini identificati nel report e a perseguirli nelle corti nazionali. “Una inchiesta internazionale, specialmente sulle violazioni commesse dalle LTTE, aiuterà il processo di riconciliazione in Sri Lanka” ha aggiunto Sam Zarif.

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