mercoledì 12 giugno 2013

India: attuare le decisione della Corte suprema sulla miniera della Vedanta.

Sullo sfondo la raffineria della Vedanta Alumina Ltd. vicino al villaggio di Lanjigarh village, sulle colline di Niyamgiri a Orissa, India, 2008©Sanjit Das


La vita e i mezzi di sussistenza dei nativi dongria kondh sono minacciati da piani di sviluppo di una miniera di bauxite sulle colline sacre di Niyamgiri a Orissa, nell'India orientale.

L'Orissa Mining Corporation (Omc) sta tentando di ribaltare una decisione del governo indiano che bloccava la gestione della miniera di bauxite da parte della Sterlite India, una sussidiaria della britannica Vedanta Resources.

L'Omc ha sostenuto di aver considerato l'impatto delle attività di estrazione sulla popolazione locale e sull'ambiente. Tuttavia, è evidente che non è stato così e che le attività di estrazione avrebbero un effetto devastante sulla comunità.

Gli 8000 coraggiosi dongria kondh fanno parte di una comunità le cui origini precedono l'utilizzo della lingua scritta e vivono in 90 villaggi sulle colline di Niyamgiri. La comunità è stata ufficialmente dichiarata "gruppo tribale primitivo" a Orissa e descritta come "a rischio" da una commissione nominata dalla Corte suprema indiana.  Le loro terre e il loro habitat godono dello status di protezione speciale ai sensi della Costituzione indiana.

Nell'aprile del 2009, il ministero indiano dell'Ambiente e delle Foreste autorizzò un progetto di joint venture tra l'Omc e la Sterlite India per sviluppare una miniera di bauxite sulle colline di Niyamgiri.

Nell'agosto del 2010, dopo un'ampia campagna di sensibilizzazione e protesta da parte dei dongria kondh, di Amnesty International e altre Ong, il ministero dell'Ambiente e delle Foreste indiano ha bloccato la realizzazione della miniera dopo aver constatato che il progetto violava gravemente le leggi ambientali e forestali, tanto da costituire un abuso nei confronti della comunità.

Nell'aprile del 2011, l'Omc ha fatto appello alla Corte suprema indiana contro la decisione del ministero di non concedere l'autorizzazione per la miniera di bauxite. Tuttavia, il 23 agosto la Corte suprema ha respinto il ricorso, convocando un'udienza sul caso e affermando che si sarebbe avuta quella finale nel gennaio 2012. Quest'ultima è stata poi rinviata al 9 aprile dello stesso anno.

Si è dovuto attendere fino al 18 aprile 2013, giorno in cui la Corte suprema, con una sentenza di portata storica che riconosce i diritti dei popoli nativi, ha stabilito che i dongria khond avranno la decisione finale sulla miniera di bauxite che avrebbe dovuto divenire operativa su 670 ettari di terreno delle loro colline.

Le autorità di Orissa, così come richiesto dalla Corte suprema, dovrebbero ora convocare una riunione di consiglio con tutti i 12 villaggi dei dongria khond che decideranno sul progetto della miniera di bauxite. Tuttavia temporeggiano e la comunità teme che il ritardo sia voluto.

Qualsiasi ritardo nella convocazione delle riunioni di consiglio dei villaggi prolungherà l'incertezza vissuta in tutti questi anni dalle comunità. Pertanto la sentenza deve essere attuata!

APPELLO DA FIRMARE:
http://www.amnesty.it/vedanta_dongria_kondh

Nessun commento:

Posta un commento