domenica 27 novembre 2011

Brindisi, naufraga barca carica di migranti Tre morti e più di trenta i dispersi.

Afghani e pakistani tra gli immigrati.

MILANO - Due cadaveri sono stati restituiti sabato dal mare in tempesta. Sono stati trovati sulla spiaggia, e subito ricoperti dai teli bianchi dei soccorritori. Un altro corpo, avvistato tra i flutti, è stato recuperato domenica. Tre morti in tutto. Ma potrebbe essere assai più grave il bilancio delle vittime del naufragio di sabato pomeriggio sulla costa a nord di Brindisi. Una barca a vela, un quindici metri, con a bordo 74 migranti, in prevalenza afghani, pachistani, curdi, iraniani, iracheni, è finita alla deriva in un tratto di mare agitato da onde a forza 5. Dopo aver rollato vorticosamente per ore in balia dei frangenti, ha perso la rotta e si è incagliata sulla scogliera. Ed è stato in questi drammatici momenti, che alcuni dei passeggeri dell'imbarcazione, forse sbalzati dall'urto contro gli scogli della costa messapica, sono finiti in mare.
                    
IN MARE - La barca a vela era partita dalla Turchia cinque giorni fa. Il viaggio della speranza è proseguito con tranquillità solo apparente. Il piccolo natante avanzava a fatica. Nei giorni scorsi il mare Adriatico è stato sferzato dallo scirocco, che è sinonimo di acque quiete e condizioni ideali di navigazione. Ma nella mattinata di sabato il vento è girato a maestrale, ovvero vento forte da nord-ovest, mare agitato, onde e marosi. I problemi sono cominciati allora.

I SOCCORSI - Sul posto si sono recati per i soccorsi i mezzi navali della Capitaneria di Porto di Brindisi, dei carabinieri, della Guardia di Finanza, vigili del fuoco e polizia. Un elicottero AB412 delle fiamme gialle ha perlustrato dall'alto per tutta la notte la zona del naufragio. La ricostruzione degli eventi e del bilancio dunque non è semplice. In un primo momento gli abiti dei migranti che galleggiavano sul mare mosso antistante la scogliera di Carovigno avevano fatto pensare ad una vera e propria strage. Pare non sia così, ma il numero delle vittime potrebbe ugualmente salire.

I DISPERSI - I 39 superstiti accuditi dai soccorritori non hanno fornito spiegazioni su dove possano essere finiti gli oltre 30 dispersi. Ma le forze dell'ordine confermano che molti di loro si sono allontanati a piedi dal luogo dell'incidente non appena la barca ha toccato terra. Gli immigrati sono tutti uomini; tra loro quattro minorenni. Sono complessivamente in buone condizioni, solo due di loro sono stati ricoverati nel vicino ospedale di Ostuni per fratture, e sono stati accompagnati nel centro di accoglienza di Restinco.

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