martedì 20 novembre 2012

Pena di morte: Afghanistan, isole Maldive e Sri Lanka.

Amnesty International ha sollecitato il presidente afgano Hamid Karzai a fermare l'esecuzione di 16 prigionieri, considerata imminente dopo che egli stesso ha dato il via libera il 19 novembre.

"Il presidente Karzai guadagnerebbe maggiore credibilità se s'impegnasse di più ad assicurare il rispetto dello stato di diritto in un paese nel quale la tortura è praticata di frequente, il potere giudiziario ha ben poca indipendenza e gravi violazioni dei diritti umani finiscono spesso per restare impunite" - ha dichiarato Polly Truscott, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International.

Circa 200 prigionieri sono in attesa dell'esecuzione nei bracci della morte dell'Afghanistan, paese in cui si continuano a emettere condanne alla pena capitale, nonostante proprio il 19 novembre il rappresentante afgano alle Nazioni Unite si sia astenuto sulla proposta di risoluzione per una moratoria sulle esecuzioni.


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Amnesty International ha definito "un altro chiaro segnale che il cammino verso l'abolizione della pena di morte è inarrestabile" il voto con cui, il 19 novembre, il III Comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato il testo della risoluzione, la quarta dal 2007, per una moratoria sulle esecuzioni. La risoluzione sarà votata dall'Assemblea generale in sessione plenaria a dicembre.

La risoluzione, sponsorizzata da 91 paesi, ha ottenuto 110 voti a favore (uno in più rispetto al 2010), 36 astensioni e 39 voti contrari.

Tra i paesi che per la prima volta hanno dato sostegno alla risoluzione figurano Niger, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan e Tunisia. Afghanistan, Indonesia e Papua Nuova Guinea, che avevano votato no nel 2010, si sono astenuti. Al contrario, Oman e Mauritania hanno ritirato il sostegno dato nel 2010 alla risoluzione, mentre Maldive e Sri Lanka sono passati dal voto favorevole all'astensione.

Amnesty International sta svolgendo una campagna in favore della richiesta di moratoria sulle esecuzioni da parte delle Nazioni Unite in vista dell'abolizione della pena di morte.

L'organizzazione per i diritti umani sollecita tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a sostenere la risoluzione in occasione del voto in plenaria. I paesi che ancora mantengono la pena di morte dovrebbero immediatamente istituire una moratoria sulle esecuzioni, come primo passo verso la completa abolizione.

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