venerdì 6 luglio 2012

INDIA - Bhopal: il Comitato dei Giochi Olimpici deve smettere di difendere la Dow Chemical!

Poco prima della mezzanotte del 2 dicembre 1984, decine di tonnellate di sostanze chimiche letali e altri prodotti fuoriuscirono dallo stabilimento di pesticidi della Union Carbide a Bhopal. Subito dopo la fuoriuscita, persero la vita tra le 7000 e le 10.000 persone, tra uomini, donne e bambini, mentre altre 15.000 morirono nei mesi e negli anni successivi. Oltre 27 anni dopo, il sito non è ancora stato ripulito, più di 100.000 persone continuano ad avere problemi di salute senza ricevere le cure mediche necessarie e i sopravvissuti sono ancora in attesa di un giusto risarcimento e di riparazioni per le loro sofferenze.

Nel  febbraio del 2001, la Union Carbide è diventata una società controllata dalla Dow Chemical Company (Dow). Sebbene la Union Carbide continui ad avere uno status giuridico separato, la sua identità d'impresa e tutti gli affari sono pienamente integrati con Dow. La Dow Chemicals ha dichiarato pubblicamente di non avere alcuna responsabilità nella fuoriuscita e nelle sue conseguenze o nelle sofferenze che perdurano a Bhopal. Amnesty International sostiene invece che acquisendola, la Dow ha fatto proprie anche le sue responsabilità - sia legali sia morali.

Nell'agosto del 2011, il Comitato organizzatore dei Giochi olimpici di Londra (Locog) ha annunciato che la Dow era stata selezionata per fornire un telone decorativo per lo Stadio olimpico di Londra 2012. Amnesty International e molti altri attivisti hanno contestato questa decisione, sottolineando come la selezione della Dow da parte del Locog non fosse compatibile con gli impegni etici assunti in relazione ai Giochi olimpici di Londra. A ottobre 2011 e a gennaio 2012, Amnesty International ha inviato due lettere aperte al Locog in cui sottolineava gli errori nel suo processo di valutazione degli aspetti etici. Il Locog ha difeso la posizione storica della Dow, ossia che essa non ha alcuna responsabilità nel disastro di Bhopal e nelle sue conseguenze. Amnesty ha successivamente invitato il Locog a ritrattare delle dichiarazioni, basate su informazioni errate, rilasciate pubblicamente, nelle quali si affermava che la Dow non era responsabile del disastro di Bhopal. Il Locog non lo ha fatto.

Nell'aprile del 2012, i delegati di Amnesty International (Sezione Regno Unito) hanno incontrato dei rappresentanti del Locog, tra cui Lord Coe, per ribadire e approfondire le preoccupazioni di Amnesty. Nonostante la garanzia di una risposta ai nostri appelli entro il 30 aprile 2012, non abbiamo ricevuto dal Locog alcuna dimostrazione della volontà di  agire in tal senso. Questa mancanza di risposte rende ancora più urgente la necessità di fare pressione sul Comitato.



FIRMA L'APPELLO:
http://www.amnesty.it/dow-chemical-olimpiadi-2012

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