sabato 24 dicembre 2011

La rebelión de las prostitutas parias (Le prostitute bengalesi si organizzano contro gli abusi) - Ho cercato di tradurre, un po' liberamente, l'articolo.

Un complesso di cubicoli che sembra uscito da un film horror, un luogo squallido e fatiscente.  Lima  ha  15 anni, deve accontentare  7-10 uomini al giorno da quando è stata violentata, più o meno due anni fa. Lei parla di un sesso veloce, con i vestiti, senza baci, a luce spenta. Rifiuta di fare cose strane che a volte le vengono chieste.

Lima è consapevole dei rischi. Tuttavia non sempre il cliente vuole usare il preservativo. La concorrenza non consente di essere troppo difficili. Il  70% delle 800 donne che affittano i loro corpi nella città rivierasca di Faridpur, 100km da Dhacca, sono affette da malattie sessualmente trasmissibili (MST).

Per evitare che questa situazione continui, la maggior parte delle prostitute di Faridpur ha deciso di organizzarsi e resistere. Hanno creato un'associazione che si batte per i diritti civili, contro gli abusi di  clienti e sfruttatori:Shapla  Mohila Sangstha (MSS).Hanno il sostegno della  della ONG spagnola Ayuda en Acciòn  e dell’avvocato Chanchal Mondal, che dice: “Né i politici né la polizia muovono un dito per queste donne perché la maggior parte di loro ne usufruisce in un modo o nell’altro. Per loro sono spazzatura ". Sono già scese in piazza in varie occasioni, hanno ottenuto un miglioramento delle loro condizioni, la stampa locale ne ha parlato.

Qualcosa è cambiato. Prima erano costrette a lasciare il bordello a piedi nudi. Ora possono avere le calzature. Ora possono avere diritto a un funerale, prima i  corpi delle prostitute defunte erano gettati nel fiume come i corpi degli animali morti. E’ vero però che avranno un cimitero a parte, che magari diventerà bersaglio di estremisti islamici.


 Lo scorso anno una massa  di gente arrabbiata dette  fuoco a un altro bordello della città, un groviglio di capanne di bambù e ferro situato ai margini di un fiume. "Siamo dovute  saltare nel fiume per non  bruciare vive", dice Hasina, una donna di 40 anni che ha venduto prestissimo  la sua verginità. Aggiunge Hasina “La situazione delle prostitute si deteriora a causa dell’inflazione. E’ sempre più costoso  mangiare e pagare l'alloggio, ma i clienti si rifiutano di pagare di più”.

L’associazione delle prostitute  lotta anche perché ci siano
 prezzi minimi per ogni servizio e un'età minima per esercitare  la prostituzione. "Forse il nostro lavoro è diverso, ma deve essere retto da regole come tutti gli altri, dobbiamo poter  vivere con dignità. La  dignità di un essere umano non può essere determinata dalla loro professione ", dice Ahya Begum, 37 anni, presidente dell'associazione. Begum chiede al governo che sia tolto dalla carta d’identità il riferimento al fatto che l'indirizzo dell’abitazione  è un 'bordello.  Per  Begum la guerra si concluderà solamente con la legalizzazione della loro attività.

Molte ragazze dei
bordelli di Faridpur hanno meno di  15 anni (alcune ragazze che lavorano con Begun ammettono di avere meno di 15 anni)  , e raro è l’uso del preservativo. Shirin Akhter,  che lavora per Ayuda en acciòn , spiega che le multinazionali , dopo la diffusione dei preservativi, hanno moltiplicato il loro prezzo. "Molte donne sono consapevoli di cosa dovrebbero  fare, ma non hanno i mezzi per ottenere i loro diritti " conclude  Akhter.
 Francesco Muratore 

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