domenica 4 dicembre 2011

PAKISTANI IN PIAZZA DOPO IL RAID DELLA NATO

Pakistan, migliaia in corteo contro Usa dopo raid di sabato al confine

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Foto: LaPresse
Islamabad (Pakistan), 2 dic. (LaPresse/AP) - Migliaia di persone sono scese per le strade in diverse città del Pakistan dopo le preghiere del venerdì per protestare contro il raid della Nato di sabato scorso al confine tra Pakistan e Afghanistan, in cui sono rimasti uccisi 24 soldati pakistani. Molti dimostranti urlavano che si sarebbero uniti all'esercito per combattere gli Stati Uniti, altri invece sfilavano contro il governo di Islamabad accusandolo di essere un alleato di Washington. Prosegue intanto il rimpallo di responsabilità fra Stati Uniti ed esercito pakistano. L'esercito di Islamabad si è difeso stamattina per non essere intervenuto durante il raid e ha detto di aver chiesto agli Usa di fermare il fuoco. Ufficiali americani citati dal Wall Street Journal, da parte loro, sostengono di aver ricevuto l'ok per l'attacco proprio dall'esercito pakistano.

Il corteo di protesta più grande si è tenuto a Karachi, dove ha partecipato anche il gruppo estremista sunnita Sipah-e-Sahaba, vietato dal governo per i suoi legami con al-Qaeda. Aurangezeb Farooqi, leader del gruppo, ha chiesto ai circa 2mila manifestanti se erano pronti a unirsi all'esercito per combattere gli americani; molti hanno risposto alzando i pugni e urlando 'Dio è grande'. Diversi manifestanti portavano cartelli con la scritta: 'C'è un solo trattamento per l'America: jihad, jihad'.

L'esercito americano ha fatto le condoglianze alle famiglie dei soldati rimasti uccisi nell'attacco di sabato, ma si è rifiutato di scusarsi dicendo che sarebbe inappropriato prima di completare le indagini sull'incidente. Le autorità Usa, inoltre, hanno negato di aver deliberatamente preso di mira l'esercito del Pakistan. In passato la Nato e gli Stati Uniti hanno accusato i soldati pakistani di aver aiutato o comunque lasciato agire i militanti talebani lungo il confine tra Pakistan e Afghanistan.

Secondo la versione fornita dagli Usa e citata dal Wall Street Journal, una pattuglia congiunta di afghani e americani era stata attaccata da militanti talebani che si trovavano sul lato pakistano del confine e per questo l'esercito Usa avrebbe cominciato il raid. Per i militari di Islamabad, invece, qualcosa non avrebbe funzionato nella comunicazione e comunque gli Stati Uniti sapevano che nei pressi dei checkpoint attaccati c'erano dei soldati pakistani perché la presenza delle loro truppe di terra è stata chiaramente segnalata sulle mappe consegnate alla Nato.

L'esercito pakistano è stato molto criticato anche a seguito del raid di Abbottabad in cui nella notte fra 1 e 2 maggio fu ucciso Osama bin Laden; resta infatti irrisolta la questione di come sia possibile che gli elicotteri americani siano riusciti ad addentrarsi così tanto in territorio pakistano senza che l'aviazione di Islamabad ne fosse a conoscenza.
Pubblicato il 2 dicembre 2011

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